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MATINO - CHIESE -

CHIESA DELLA PIETA'- Nei secoli XVI-XVIII le confraternite o corporazioni ecclesiastiche di laici contribuirono al rinnovamento della vita cristiana per mezzo di speciali opere dirette al culto: presenza alla messa, venerazione al SS. Sacramento e suffragi; o ispirate alla carità e beneficenza: soccorso dei poveri, assistenza ai confratelli infermi, dotazione delle ragazze povere. per esigenze associative e organizzative ogni confraternita aveva, a seconda la sua importanza e sviluppo, un altare, una cappella, una chiesa in cui svolgere le sue pratiche religiose, e possedeva pure un luogo in cui radunarsi sotto la guida di un capo o priore.particolare importanza assunse a Matino la Confraternita della Pietà. Nel breve giro di tre anni la confraternita ebbe un tale incremento nel numero di iscritti, nelle opere di pietà e nella stima dei fedeli che, per mezzo del suo attivo priore D. Giuseppe Del Tufo e dell'assistente Don Giacinto Cometa, in data 20 maggio 1640 ottenne la comunione di tutti i privilegi concessi dai Pontefici all'Arciconfraternita romana della beatissima Vergine del Suffragio ( Pietà), la quale era sorta per dare sepoltura ai cadaveri abbandonati nelle campagne. Per Matino tale aggregazione fu un successo di grande portata, sviluppò nuove forme di pietà e carità cristiana, incrementò pian piano la vita associativa non solo fra gli abitanti ma anche tra il nostro paese e quelli vicini. All'interno della chiesa vi è un altare maggiore, un'altro posto sul lato destro sotto l titolo di S. Maria dei sette dolori, in sacrestia un'altro dedicato alla Natività della Madonna, ed un ultimo altare intitolato all'Immacolata Concezione, a S. Donato e a S. Lucia. L'edificio in realtà venne eretto prima della costituzione della Confraternita e di esso si presero inizialmente cura le più nobili famiglie di Matino. Anni dopo si pensò di ornare la chiesa con affreschi decorativi. I dipinti non hanno un grande valore artistico, ma per la vivacità dei colori e la grandiosità di alcune composizioni suscitano l'attenzione del devoto osservatore. Nell'abside domina l'affresco di Cristo Re. Nell'ampia volta, divisa in numerosi scomparti, sono raffigurate scene bibliche con al centro la maestosa figura dell'Eterno Padre. Costruita in periferia, la chiesa venne raggiunta dalle nuove abitazioni sulla fine del seicento, e fu collegata al paese con un portico molto suggestivo noto come Arco della Pietà: è una specie di atrio a pianta quadrangolare che per un lato si accosta alla chiesa della Pietà mentre gli altri tre sono liberi. Attualmente la statica della costruzione è messa in pericolo da non poche lesioni e dall'umido invadente: si richiedono perciò immediati restauri a questo glorioso edificio su cui i matinesi hanno scritto pagine della loro storia e della loro fede

 

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